La fatina delle parolacce – Olimpia Ruiz di Altamirano

Vi è mai capitato di lasciar scappare una parolaccia?

Cose come ‘ç**$ç$!’, oppure ’&&&**§!’ si sentono spesso.

E che fine fanno le parolacce una volta cadute dalla bocca di qualcuno?

Mi spiace dirvelo…. ma restano lì, per terra. Nere, pesanti e disgustose.

Non solo! Rischiano anche di far inciampare qualcun altro e…. moltiplicarsi.

§§*/£$ &&&**$ &%$%$£££ $$**0!!!!!!!

La fatina delle parolacce è l’unica speranza, ha il compito di raccogliere quelle brutte macchie scure il prima possibile. E di solito ci riesce… a meno che non sia in vacanza.

§^&$£°**!!!

Avvertenza: tutte le parolacce di questo libro sono state sostituite con dei segni strani come questi: §ç&£$*)(*^

(non volevo dare altro lavoro alla fatina…)

Quando vedete quei segni potete leggerli facendo un semplice rumore con la bocca.

La storia della fatina delle parolacce

Bella è una bambina sveglia, crede nelle fatine e spera di conoscerne una. Una sera, quando al papà scappa una parolaccia, Bella vede un bagliore. É una fatina, la piccola ne è sicura… E così prova a chiamarla in diversi modi. Con sua grande sorpresa scopre che l’unico modo per farla apparire è dire una parolaccia.

Bella riesce a catturare Polly, la fatina delle parolacce, e a diventare anche sua amica.

Insieme organizzano un divertentissimo pigiama party… ma le conseguenze saranno disastrose.

Con la fatina in vacanza tutti cominciano a dire un mucchio di parolacce… persino la mamma, il papà, la maestra e il primo ministro!

Non c’è tempo da perdere, Polly e Bella dovranno entrare in azione.

Per che età sono indicati le mie prime storie a capitoli?

6-8 anni, ma come sempre dipende dal bambino. Non sono indicati per lettori proprio alle primissime armi (per i quali consiglio testi brevi, in stampatello, con molte illustrazioni a colori) ma per lettori che riescano a ‘reggere’ un breve – brevissimo – capitolo.

Vanno sempre bene come lettura condivisa.