Gennaio tempo di diete, buoni propositi, nuovi progetti e, sì, anche momento perfetto per donare i libri e i giocattoli usati.
Ecco 8 buoni motivi per farlo:
1 – Avete notato come hanno detto meglio la poesia di Natale quest’anno?
I vostri bambini stanno crescendo, inutile negarlo.
Mettete a confronto foto e video delle ultime due cene di Natale…
È incredibile pensare che sia passato solo un anno, vero? Eppure è proprio così, e alcuni dei giochi che andavano bene l’anno scorso, ormai sono troppo poco stimolanti… è il momento di fare una cernita!
2 – Ah, quanti regali!
Sul numero di doni ognuno ha le sue regole ma, malgrado tutta l’attenzione, le camerette – di solito – sono strapiene.
Se dopo l’ultimo passaggio di Babbo Natale non sapete più dove mettere le cose… be’, bisogna proprio fare spazio!
3 – Quanti giocattoli servono a un bambino?
Gli esperti non hanno dubbi: pochi, ripetono.
Per stimolare la fantasia, per non sovra-stimolare i sensi, per insegnare il valore delle cose.
E allora, che aspettiamo?
4 – Quali giocattoli servono a un bambino?
Quelli che per la loro età, e per il loro carattere, sono i più stimolanti… gli altri?
Ormai fanno solo polvere!
Se non li usano, non gli servono.
5 – L’etica del donare
Talvolta capita di conservare un oggetto che non ci è mai piaciuto, non ci è mai servito e a cui non siamo legati… solo perché sappiamo che ha un valore economico e, tutto sommato, ci dispiace darlo via.
Sappiamo che buttare via è uno spreco. E lo è per davvero. Anche da un punto di vista ecologico…
Ma donare è un’altra questione.
A noi avevano regalato una bambola ‘di marca’, le mie bambine non l’hanno mai degnata di uno sguardo. Non so perché… era bellissima, aveva un vestitino delizioso e splendidi capelli rossi.
Dopo un anno sullo scaffale, l’abbiamo messa nelle cose da donare.
Mi piace pensare che abbia trovato una compagna (o un compagno) di giochi che la ami davvero.
6 – La gioia del donare
A Natale siamo tutti più buoni, e dopo?
Insegniamo ai nostri figli i valori della solidarietà e dell’empatia, facciamolo tutto l’anno e dando il buon esempio. Diventeranno cittadini migliori.
7 – Gli oggetti, dopo tutto, sono solo oggetti
Non contengono i nostri ricordi, non conservano la felicità.
C’era una piccola scimmietta che mia figlia portava sempre appesa al passeggino. Vibrava tirandole la coda. L’avevamo chiamata Gisella e abbiamo passato ore a farla vibrare contro il suo pancino mentre rideva.
A cinque anni l’aveva completamente dimenticata, come è giusto che sia.
Di comune accordo (mio e di mio marito, perché a lei non importava proprio un bel niente), l’abbiamo regalata al figlio appena nato di amici. Anche loro hanno passato momenti esilaranti grazie a Gisella… meglio di farla marcire sotto la polvere, no?
I ricordi ce li portiamo appresso.
8 – Donare è un’abitudine
Le prime volte, probabilmente, i bambini non faranno i salti di gioia alla prospettiva di dare via i loro tesori. Eh, sì, anche se non li calcolano da diversi mesi, tutti i loro giochi sono dei preziosi tesori.
Il mio consiglio è di non forzarli e di accontentarsi delle piccole cose che sceglieranno. Lodateli e aspettate. Piano piano donare diventerà un’abitudine.
A chi donare i libri e i giocattoli usati?
Cugini, amici e conoscenti sono la risposta più naturale. Ma ci sono anche tante altre situazioni dove il vostro contributo può fare la differenza.
Ecco alcune idee:
Case famiglia e comunità educative
Carceri femminili
Centri di accoglienza
Ospedali pediatrici
Asili nido
Scuole dell’infanzia e elementari
Consultori
Studi e ambulatori pediatrici
Biblioteche
Centri di raccolta di associazioni benefiche
Associazioni di volontariato
Come donare
Io vi consiglio di dividere gli oggetti in base ai destinatari (Per esempio: un libro pop up avrebbe davvero breve vita in un asilo nido o in una scuola materna, meglio portarlo in biblioteca. I reparti ospedalieri potrebbero accettare solo giochi imballati. Le case famiglia e le comunità educative hanno esigenze che variano in base all’età dei piccoli ospiti… e così via.)
Cercate su internet le strutture più vicine a voi e contattatele prima per verificare modalità e restrizioni.
Tenete d’occhio anche le manifestazioni finalizzate alla raccolta di giocattoli usati.
E buon, buonissimo anno solidale!
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